La collezione si intitola AKAW, è una parola, la cui etimologia proviene ed appartiene tutt’ora al mondo del surf. Viene utilizzata dai surfisti quando si avvista un’onda perfetta sia per le sue dimensioni che per la sua linearità.
AKAW non è solo una parola, rappresenta uno stato d’animo. Per chi appartiene a questo mondo è più di un semplice richiamo: è il momento in cui si genera adrenalina e voglia di cavalcare l’onda perfetta. Colui che si guadagna quell’onda sa che la responsabilità è grande, perché è un’occasione che spetta ad un’unica persona e per questo le deve dare la giusta importanza.
Come si può capire dal titolo la collezione ha come fonte d’ispirazione il surf ed in generale gli sport acquatici estremi, che fanno parte della mia vita e crescita personale. Grazie a questa passione sono riuscito a visitare posti sconosciuti dove la natura è ancora incontaminata.
Proprio per questo ho scelto di approcciare la collezione in modo sostenibile, facendo dell’upcycling il punto di partenza. La collezione outwear uomo/donna unisce la ricerca sull’abbigliamento tecnico degli sport acquatici estremi a quella sull’abbigliamento activewear.
Per creare la mia collezione ho contattato le principali aziende che producono abbigliamento per sport acquatici, come il surf ed il kitesurf, chiedendo loro materiali di scarto delle produzioni. Aziende leader del settore come ION e GA Sails hanno supportato il mio progetto fornendomi mute e vele da Wing Foil.
Dopo aver ricevuto i materiali ho studiato la loro costruzione ed i loro dettagli, scucendoli pezzo per pezzo ed applicandoli su manichino, in modo tale da minimizzare gli scarti. Ho deciso inoltre di integrare nella collezione anche il re-ripstop, tessuto di over production fornito da Majotech, fatto con nylon riciclato in collaborazione con Sea Shepherd.
Per quanto riguarda invece le calzature sono stato supportato dalle aziende Clarks e Stelio Malori. Ed è così che AKAW, quell’onda piena d’adrenalina, emozioni forti e responsabilità, ho deciso di cavalcarla io.
The collection is titled AKAW, a word whose etymology originates and still belongs to the world of surfing. It is used by surfers when they spot a perfect wave, both in terms of its size and its linearity. AKAW is not just a word; it represents a state of mind. For those who belong to this world, it is more than a simple call; it is the moment when adrenaline and the desire to ride the perfect wave are generated. Whoever earns that wave knows that the responsibility is great because it is an opportunity that belongs to one person alone, and for this reason, it must be given the right importance.
As can be understood from the title, the collection is inspired by surfing and extreme water sports, which are part of my life and personal growth. Thanks to this passion, I have been able to visit unknown places where nature is still uncontaminated. Precisely for this reason, I chose to approach the collection in a sustainable way, making upcycling the starting point. The men’s/women’s outwear collection combines research on technical clothing for extreme water sports with activewear.
To create my collection, I contacted major companies that produce clothing for water sports such as surfing and kitesurfing, asking them for materials discarded from their productions. Industry leaders like ION and GA Sails supported my project by providing wetsuits and wing foil sails.
After receiving the materials, I studied their construction and details, piece by piece, and applied them to a mannequin, in order to minimize waste. I also decided to integrate re-ripstop into the collection, an overproduction fabric provided by Majotech, made with recycled nylon in collaboration with Sea Shepherd.
As for footwear, I was supported by companies like Clarks and Stelio Malori. And that’s how AKAW, that wave full of adrenaline, strong emotions and reasonability, I decided to ride it myself.