Il portfolio presenta i miei ultimi progetti di fashion design che meglio rappresentano la mia visione e il mio stile nello sviluppo di una collezione. La collezione ‘Faux Real’ affronta la relazione tra uomo e social, attraverso cui si viene a creare un’identità secondaria, costruita sull’effimero e sull’apparenza, che invade la vita reale e ne condiziona lo svolgimento. Ne rimane perciò un’essenza marcia, sporca e perturbante, esplicitata mediante stampe/collage fatte di demoni e presenze indefinite, e filati bouclé/mélange per la maglieria. Con il secondo progetto, intitolato ‘SELF,e’, si torna invece all’estetica volutamente imperfetta e lasciata in sospeso della quotidianità e del non previsto, che si ispira per alcune linee, tipologie di capi e rifiniture, al minimal degli anni ’90. Infine, con ‘Po(p)llution’, l’obiettivo è quello di simulare l’azione di persuasione visiva operata dal marketing nell’America del dopoguerra in chiave pop, attraverso un editoriale ispirato alle riviste degli anni ‘70.
The portfolio presents my latest fashion design projects that best represent my vision and my style in developing a fashion collection. The collection ‘Faux Real’ deals with the relationship between man and social media. This bond creates a secondary fake identity, that invades and influences real life. What remains is a rotten, dirty and disturbing essence, represented by prints/collages full of demons and undefined presences, and by knitwear pieces made with bouclé/mélange yarns. With the second project, entitled ‘SELF,e’, we return to the deliberately imperfect aesthetic of everyday life, giving a sense of stand by and unfinished, inspired by some lines, garments and finishes of the 90s. In ‘Po(p)llution’, instead, the aim of the project is to simulate the action of visual persuasion made by marketing in post-war America in a pop key, through an editorial inspired by magazines of the 70s.