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Perfection

Marika Caramia

University / School

Ferrari Fashion School

La perfezione rappresenta un elemento appartenente ad uno stato immbobile , pienamente formato, a suo modo etereo e senza difetti.Vive nella sua irrealtà, in un’esistenza che è supposta da quel desiderio di completezza che ogni persona può avere , questa ricerca della perfezione e il traguardo che ci prefissiamo .L’imperfezione è invece il motore del cambiamento , la ricerca del proprio contrario ,è l’onda che muove il mare. Quindi ragionando in piccoli e semplici schemi , la perfezione è la creazione di un grande mosaico fatto da tasselli di imperfezioni , e si può affermare che nella perfezione rientra l’imperfezione e di conseguenza l’accettazione di essa ,alla quale la visione giapponese del wabi sabi fa riferimento. E ancora con essa si fa riferimento alla filosofia giapponese del kintsugi che fonda le sue basi sul riparare oggetti rotti con piccole colate d’oro, affermando che la bellezza autentica non è quella dell’oggetto nuovo ma delle sue crepe“ c’è una crepa in ogni cosa , è da lì che entra la luce” (Leonard Cohen), e quindi della storia che si porta dentro.Se questo concetto lo trasliamo in situazioni reali possiamo associarlo a le rughe ,le cicatrici,e a tutti segni che in qualche modo fanno parte del nostro percorso di vita ,che a loro volta non ci rendono imperfetti ma si ritrovano testimoni del racconto della nostra storia.La collezione ruota intorno a questo concetto di perfezione/imperfezione, da un punto di vista personale, sviscerando il più minuto lato di me stessa.Mi sono posta la fatidica domanda: “cos’è per te perfetto o imperfetto?”, formulando la risposta attraverso semplici esempi quotidiani,prendiamo esempio una donna che ha i nostri occhi è perfetta ,vestita in un modo impeccabile,passeggiando si ritrova a passare sotto un cantiere e casualmente le si riversa della vernice addosso rovinandole uno dei capi, a i nostri occhi diventa imperfetta. e da qui che prende vita la collezione sfreggiare un capo socialmente perfetto rendendolo perfetto nella sua imperfezione.

Perfection represents an element belonging to an immbobile state ,fully formed, in its own way ethereal and flawless.It lives in its unreality, in an existence that is supposed by that desire for completeness that every person may have , this pursuit of perfection is the goal that we set ourselves .Imperfection isinstead the engine of change , the search for its own opposite ,it is the wave that moves the sea. So reasoning in small and simple patterns , perfection is the creation of a large mosaic made up of pieces of imperfections , and it can be said that in perfectioneriorises imperfection and consequently the acceptance of it ,to which the Japanese vision of wabi sabi refers . And again with it we refer to theJapanese philosophy of kintsugi which bases its foundations on repairing broken objects with small colated gold, stating that authentic beauty is not that of the new object but of suecrepe” there is a crack in everything , that is where the light enters” (Leonard Cohen),If we translate this concept into real situations,we can associate it with wrinkles,scars,and all the signs that in some way are part of our life journey,which in turn do not make us imperfect but find themselves witnesses of the story of our history.The collection revolves around thisconcept of perfection/imperfection,from a personal point of view,dissecting the most minute side of myself. I asked myself the fateful question, “what is perfect or imperfect for you?”, formulating the answer through simple everyday examples,takefor example a woman who in our eyes is perfect ,dressed in an impeccable way,while walking she finds herself passing under a construction site and accidentally spills paint on her ruining one of her garments,in our eyes she becomesimperfect.And from here the collection comes to life by rubbing a sociallyperfect garment making it perfect in its imperfection.