Partendo dalla questione della sostenibilità, con la collezione Luilde ho affrontato l’estetica con l’obbiettivo di abbattere il limite della marcescenza. Dal recupero di capi vintage appartenuti alla mia famiglia parte la ridefinizione di eleganza; un argomento che vuole superare il limite stagionale o più semplicemente l’ancoraggio a un trend. Le forme pertanto sono svasate e trapezoidali, come citazione di certi classici couture dei primissimi anni sessanta, ma anche aderenti sul corpo, rese in verde oliva o motivi geometrici, con inserimenti di azzurro, nero e corallo per alcuni dettagli. Le fibre sfruttate sono tutte naturali, dalla lana vergine e cotta al cashmere fino al cotone e al jersey o alle fibre riciclate come poliestere e viscosa. Le maniche sono state ricamate ed ho realizzato un tessuto con delle cuciture nel cui interno vi è la queue de rat.

Starting from the sustainability issue, with my collection “Luilde” I deal with beauty with the idea in order to reduce the environmental impact. From an upcycling of my familiy’s vintage clothes, I define my idea of elegance, an evidence that gets above seasonality and trends. The shapes of this collection are flared and trapezoidal, evoking the Italian 60’s style, but also close-fitting, proposed in olive green and geometric motifs. Some textile details in light blue, black and coral red enriched this selection. Ribs and embroideries embellish natural fibres like pure and boiled wool, cashmere, but also recycled fibres as polyester and viscose.