E(Stati) Collezione Donna Autunno/Inverno 2024: L’Espressione dell’Angoscia nell’Era del Consumismo

L’uomo nelle società capitalistiche rette dal modello consumistico sarebbe condannato all’insoddisfazione e a provare un sen- so di incertezza, in quanto accumulatore e consumatore irrefrenabile, fino a diventare egli stesso oggetto e bene di consumo, privo di identità e ruolo sociale, perché estraneo al concetto di limite. La ricerca nevrotica del benessere nasce dall’esigenza di aspirare a modelli e standard che si scontrano profondamente con le esigenze che portano avanti le nuove generazioni. Il focus si sposta sulla produttività e la performance, mentre stimoli continui ed assenza di noia portano ad un decadimento della creatività e all’incapacità di prenderci cura del bene comune e del pianeta.

La collezione rappresenta l’angoscia connessa alla mancanza di beatitudine in un’epoca che si diletta nell’accumulo di beni materiali. Ci esorta a contemplare la perdita della relazione con la nostra natura di essere umani a detrimento di avidità e in- dividualismo che ci allontanano da essa. La collezione incarna la nostra vulnerabilità e fragilità in una società che è al collasso.

La collezione e(stati) incarna visivamente questa angoscia, rappresentata da abiti che sembrano cadere a pezzi, rever che si sfaldano, eppure mantenuti insieme da fili e meshes. I volumi dei capi tendono verso il basso, quasi come a sottolineare il peso opprimente di un sistema che ci trascina sempre più in basso.

La collezione e(stati) si manifesta attraverso una serie di manipolazioni artistiche di buste di plastica, selezionate con cura in base a consistenza, colore e peso. Le buste sono state tagliate per ottenere il motivo finale desiderato e pressate tra loro a una temperatura minima, tra due fogli di carta da forno, al fine di evitare la combustione. Questo processo di manipolazione dà vita ad un simil-tessuto con consistenza e caduta unica.

L’innovazione e la matericità sono il cuore pulsante del lavoro.

Abbiamo impiegato con maestria l’applicazione di materiali riciclati, in particolare la plastica modellabile, per creare un’ espe- rienza sensoriale unica: applicazioni, fibbie, bottoni sono state realizzate con questa tecnica.
Le paillettes, fatte a mano e ricavate da buste di plastica precedentemente pressate e tinte con pigmenti in polvere, aggiungo- no una luce tormentata ai capi.

Anche i bottoni, realizzati a mano da un abile artigiano di Casablanca, sono un tributo alla maestria artigianale tradizionale e all’importanza di valorizzare le competenze manuali.
I volumi dei capi tendono verso il basso, quasi come a sottolineare il peso opprimente di un sistema che ci trascina sempre più in basso.

Gli abiti della collezione si caratterizzano per giacche con spalle calate e sciancrate, lunghezze a terra per abiti capispalla e pantaloni, nonché pantaloni e gonne a vita bassissima. Presentano asimmetrie negli abiti e nelle gonne, strascichi e code che conferiscono un’ aria teatrale e drammatica.
I tagli dei capi sono decorati con spirali manipolate cucite insieme alla plastica riciclata, mentre i ricami sono fatti a mano. Le pinces a soffietto aggiungono volume e movimento, mentre le asole volanti, le aperture e le bottoniere asimmetriche creano un’ estetica dinamica.

Ogni capo è stato realizzato con attenzione ai dettagli e con l’obiettivo di trasmettere l’angoscia e la fragilità che caratterizza- no la nostra società odierna. Invitiamo il pubblico a esplorare e immergersi in questa collezione unica, che incarna il messag- gio di consapevolezza e cambiamento che desideriamo diffondere.

E(States) Women’s Collection Fall/Winter 2024: The Expression of Anxiety in the Age of Consumerism

Man in capitalist societies governed by the consumerist model would be condemned to dissatisfaction and a sense of uncertainty, as an irrepressible accumulator and consumer, to the point of becoming himself an object and commodity of consumption, devoid of identity and social role, because he is alienated from the concept of limits. The neurotic pursuit of affluence arises from the need to aspire to models and standards that clash profoundly with the needs that new generations bring forward. The focus shifts to productivity and performance, while constant stimulation and absence of boredom lead to a decay of creativity and an inability to care for the common good and the planet.

The collection represents the anguish associated with the lack of bliss in an age that delights in the accumulation of material goods. It exhorts us to contemplate the loss of relationship with our nature as human beings to the detriment of greed and individualism that drive us away from it. The collection embodies our vulnerability and fragility in a society that is collapsing.

The collection visually embodies this anguish, represented by clothes that seem to be falling apart, flaking revs, yet held together by threads and meshes. The volumes of the garments tend downward, almost as if to underscore the oppressive weight of a system that drags us lower and lower.

E(stasi) is manifested through a series of artistic manipulations of plastic envelopes, carefully selected according to texture, color and weight. The envelopes were cut to achieve the desired final pattern and pressed together at a minimum tempera- ture, between two sheets of baking paper, in order to prevent burning. This handling process results in a textile-like fabric with unique texture and fall.

Innovation and materiality are the beating heart of the work.

We masterfully employed the application of recycled materials, particularly moldable plastic, to create a ‘unique sensory experience: appliqués, buckles, buttons were made with this technique.
The sequins, handmade from previously pressed plastic bags and dyed with powdered pigments, add a tormented glow to the garments.

Even the buttons, handmade by a skilled artisan in Casablanca, are a tribute to traditional craftsmanship and the importance of valuing manual skills.
The volumes of the garments tend downward, almost as if to underscore the oppressive weight of a system that drags us lower and lower.

Gowns in the collection feature jackets with dropped and slouchy shoulders, floor-lengths for halter dresses and pants, and very low-waisted pants and skirts. They feature asymmetries in dresses and skirts, trainings and tails that give a ‘theatrical and dramatic air.
The cuts of the garments are decorated with manipulated spirals sewn together with recycled plastic, while the embroideries are handmade. Gusseted pleats add volume and movement, while flying buttonholes, openings, and asymmetrical buttons create a ‘dynamic aesthetic.

Each garment is made with attention to detail and with the goal of conveying the angst and fragility that characterize our so- ciety today. We invite the public to explore and immerse themselves in this unique collection, which embodies the message of awareness and change we wish to spread.