Narrare, partendo da emozioni e pensieri introspettivi.
Osservare il mondo circostante e contemporaneamente se stessi, confrontarsi su pensieri o paure, studiare le persone e capire il perché delle azioni.
Trasformare tutto in racconto, rielaborarlo in collezione, usando colori forti e colori cupi per dare un’impronta decisa e sfrontata al concetto sottinteso.

ERROR non fa eccezione a questo mio pensiero.
Questa collezione uomo, autunno/inverno 23/24, parte dal racconto di un ragazzo, costretto in una vita che non sente sua e, determinato al cambiamento, si lascia coinvolgere in tutte le trasgressioni che può trovare ad un rave.
Il pensiero di fondo è la voglia di fuggire dai momenti in cui ci nascondiamo e ci sottovalutiamo, liberando la nostra identità senza il timore del giudizio altrui. Lacci, corsetti, tessuti pesanti e richiami militari in una collezione tanto costrittiva quanto ribelle, per ricordarci che i limiti che vediamo sono solo paure che ci guardano, aspettando di essere infrante.

Narrating, from emotions and introspective thoughts.
Observing the surrounding world and ourselves at the same time, comparing thoughts or fears, studying people and understanding the reasons behind their actions.
Turning everything into a story, reworking it into a collection with the use of strong and gloomy colors to give a bold and brash imprint to the implied concept.

ERROR isn’t an exception to this vision.
This men’s collection, fall/winter 23/24, starts from the story of a boy, forced into a life that doesn’t feel like its own so, firmly resolved to change, gets involved in all the transgressions that can be met at a rave. The underlying thought is the desire to escape from the moments in which we hide and underestimate ourselves, freeing our identity without the fear of judgment. Laces, corsets, heavy fabrics and military references in a men’s collection as constrictive as rebellious, reminding us that the limits we see are only fears that are looking back at us, waiting to be shattered.